Giovedì 28/08/2014 - Sono tuttora circa 50 i vulcani ancora attivi nel territorio giapponese, alcuni dei quali presentano eruzioni molto frequenti.
L'arcipelago nipponico si trova sulla cosiddetta 'cintura di fuoco del Pacifico', ovvero l'area geografica che circonda come un anello il bacino dell'oceano e che è caratterizzata da frequenti fenomeni sismici e soprattutto vulcanici.
Sul territorio giapponese sono presenti un numero davvero enorme di vulcani, concentrati soprattutto a Hokkaido, nel Tohoku e a Kyushu, oltre che nella Fossa Magna, una vasta fenditura tettonica che taglia l'arcipelago in due, dalla penisola di Izu, sul Pacifico, fino al Mare del Giappone.
I vulcani ancora in attivi sono oggi una cinquantina circa.
Nel 1991 si è verificata la violenta eruzione del monte Unzen, ad appena 50 chilometri da Nagasaki, a due secoli di distanza da un'altra che provocò 15 mila vittime.
All'estremo sud di Kyushu, davanti a Kagoshima, sorge il Sakurajima, uno dei più 'rumorosi' vulcani attivi, si trova nell'isola dei ciliegi, dalla quale erutta perennemente, tanto che oramai ha collegato l'isola alla terraferma attraverso le colate di lava.
A Kyushu troviamo anche il monte Aso, il vulcano attivo con la caldera più
grande del mondo.
Molte altre cime, come l'Asama o il Mihara, possiedono tuttora crateri fumanti.
Anche il monte sacro ai giapponesi, il mitico Fuji, è un vulcano, e anche se oramai è completamente inattivo nel corso dei secoli è stato protagonista di ben 17 eruzioni: l'ultima delle quali raggiunse Tokyo con le sue ceneri ed è risalente al 1707.